Roma si(cura): ladri catturati con il riconoscimento facciale

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Parto dal una notizia di cronaca: in Italia, a Brescia, grazie al nuovo programma della Polizia Scientifica per il riconoscimento delle immagini, due pregiudicati georgiani sono stati arrestati dalla Polizia per furto in una abitazione commesso il 17 luglio scorso.

Il processo di cattura dei due malviventi è stato semplicissimo: gli uomini della Squadra Mobile hanno acquisito le immagini delle riprese di una telecamera di video sorveglianza installata all’interno dello stabile che aveva immortalato i due malfattori, senza che questi se ne rendessero neppure conto. Poi, il Sistema Automatico di Riconoscimento Immagini (S.A.R.I.) ha provveduto al confronto delle foto dei “topi d’appartamento” con i volti di milioni di soggetti schedati.

Sembra una notizia da poco conto, visto che già nel 2017, il 25 gennaio, iniziavo uno dei miei articoli con “C’era una volta in America… il crimine”. In quell’occasione commentavo, dati alla mano, i successi dell’applicazione in America, di algoritmi predittivi impiegati dai sistemi di videosorveglianza con sistemi di interpretazione semantica delle immagini e algoritmi di prevenzione del crimine. Prima ancora, in un mio post del 2013 avevo già introdotto l’argomento della sicurezza, sottolineando come in America, appunto, si stesse provvedendo a perfezionare tali sistemi di videosorveglianza con sistemi predittivi in grado di anticipare la scena del crimine come nel film Minority Report.

Il ragionamento è: siamo arrivati (con ritardo) anche in Italia ad usare le telecamere di sorveglianza con sistemi di intelligenza artificiale. Abbiamo il software e funziona.

Ora, immaginiamo di realizzare il sistema su scala industriale installando 50.000 telecamere in una città come Roma (p.e. con 30M€ di investimento) ed elenchiamo i vantaggi che tale investimento potrebbe produrre in termini pratici e di immagine sulla qualità di chi vive la città come cittadino e come turista:

  • Abbattimento spese per prevenzione e repressione del crimine (50-100Mi€/annui);
  • Miglioramento decoro urbano (30-50M€/annui);
  • Maggiore sorveglianza del traffico e lotta alle infrazioni (5-10M€);
  • Incremento turistico attraverso l’impedimento all’accesso in aree definite a soggetti schedati e riconosciuti come delinquenti abituali attraverso la realizzazione di un perimetro virtuale , grazie al quale, si potrebbe identificare e allontanare tempestivamente un soggetto sospetto (80-150 M€);
  • Deterrenza alle violenze verso le donne (Non quantificabile);
  • Possibilità di creare delle aree di blocco temporaneo del traffico effettivamente rispettate (Non quantificabile);
  • Tutela della sicurezza per impiego di car sharing su vasta scala per integrare trasporto pubblico (Non quantificabile).

Si tratta, insomma, di soluzioni avanzate ma assolutamente alla portata, in parte già realizzate, e a basso costo. Il rilancio di Roma parte dalla prevenzione del crimine!

Certo un pezzo della nostra libertà e privacy sarebbe perduta… ma questo avendo uno smartphone è già successo senza che neppure ce ne accorgessimo.


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