le stampanti 3D: anticipazioni di teletrasporto

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La stampa tridimensionale è la riproduzione di un modello tridimensionale in modalità additiva, ossia per accrescimento di strati successivi tridimensionali, al pari di una stampa bidimensionale. Detta così non rende chiaro il concetto che la stampa 3d è quanto di piu’ vicino al concetto di “teletrasporto“: infatti potendo riprodurre  oggetti tridimensionali di ogni forma (ovviamente di dimensione di 20 cm- 30 cm per i prodotti consumer) con una stampante del costo inferiore ai 1000 euro, si apre la strada ad un concetto di trasporto non convenzionale, in cui l’oggetto da spedire è di fatto un file e la proprietà intellettuale dell’opera è il valore stesso dell’oggetto. Sul piano culturale equivale al concetto dell’introduzione della moneta cartacea della Repubblica Marinara di Genova,  per evitare il trasporto fisico dell’oro a fini commerciali: da allora non sarebbe stato più necessario spostare fisicamente i lingotti d’oro, facili preda di furti e smarrimenti ma sarebbe state sufficiente il titolo di possesso di tale oro, da scambiare in tutti principali porti commerciali del Mediterraneo.  Se pensiamo ad altre grandi invenzioni, come la macchina a vapore  o la fotografia ed il cinema,  con in comune due temi: tutte hanno cambiato le epoche a seguire eppure tutte al momento della loro introduzione non sembravano di cosi grande impatto per il futuro.stampante 3d
Tornando a noi:  in sostanza per un 10-20% degli oggetti che ci circondano, potrebbe venir meno il concetto di economia di scala, potendone stampare anche un solo pezzo e quindi una nuova rivoluzione industriale in cui si sovvertono i concetti di grandi volumi => minori costi unitari.  Il tema è sottovalutato, come accadde per altri grandi invezioni di cui sopra ma già oggi non mancano al solito usi impropri della tecnologia da parte dei pionieri piu’ svegli e smanettoni, visto che negli USA  molti siti specializzati consentono la stampa 3D di armi perfettamente funzionanti…e invisibili ai metal detector.  Il progetto 3d è di grande interesse anche per il MIT di Boston, con l’obiettivo si stampare palazzi o automobili, creati in rete con modalità wiki 3D. Già oggi al MIT è stato stampato un orologio perfettamente funzionante, appena lavata via la polvere di stampa, insomma qualcosa di più della stampa del pomello dell’armadio o armi monouso di oggi.
Il caso piu’ noto è quello dell’inventore francese  Gael Langevin che ha aperto un cantiere open source per stampare un autentico Robot.  L’inventore francese  ha iniziato con la testa, il collo, il dorso, le braccia… fino a stampare (in 3D)  tutte le componenti necessarie per assemblare il  robot, chiamato InMoov, al termine della sua realizzazione sarà a grandezza d’uomo. . Nessuna attrezzatura sofisticata a parte… una stampante 3D. Il Robot InMoov è già capace di effettuare vari movimenti con le braccia e con le mani: può afferrare una palla e passarla da una mano all’altra. Può sollevare le braccia sopra la testa o allargarle…  Il progetto è open source, così, tutti i suoi file sono disponibili per il download gratuito. La possibilità di costruire un robot con la stampante 3D, ci fa capire che questi dispositivi non sono solo un modo per consumare plastiche, realizzare oggettistica o accessori superflui… con la stampa 3D si può fare davvero tutto! Dalle forniture di laboratorio agli attrezzi da giardino… e in questo caso, anche un Robot! Il teletrasporto è iniziato
 


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