Crescita in Italia? ..fare impresa non è piu' un'impresa….

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16 aprile 2012. Ho partecipato al convegno organizzato presso la LUISS dal provocatorio titolo “Fare impresa? Non è piu’ un’impresa”, sui temi del ricambio della classe dirigente italiana (lo sbarco dei 1000 giovani con elevato potenziale che andranno negli USA, con biglietto di ritorno, per favorire il ricambio generazionale in 3 anni) e sul tema della nascita dei start up in Italia. Il parterre davvero nutrito di personalità di elevato profilo: dai ministri Passera, Profumo, Terzi al rettore della Luiss Pier Luigi Celli e gli AD di WIND, Enel, Mediaset, ha distillato due messaggi chiave. Il primo “la consapevolezza” sulla strada da intraprendere: innovazione, start up, nascita di nuove imprese “fatte da giovani talenti” sono gli ingredienti chiave, permeati dall’idea della necessità di accettazione dell’idea di fallimento (idea tipica degli USA e poco Italiana), sia a livello normativo che culturale: groupon, google, apple sono essi stessi esempi di successo nati dopo vari fallimenti. Il secondo messaggio è la difficoltà di muoversi nella “palude” delle norme Italiane, anche per imprese importanti (ENI ed ENEL hanno riportato esempi). Ora, potrebbe sembrare …nulla di nuovo sotto il sole… ma se è vero che la prima soluzione di un problema parte dalla consapevolezza, il fatto che a questo livello esista piena convergenza sui temi chiave da parte di impresa, politica e formazione, è in sè un fatto nuovo. Sono stati inoltre presentati i primi frutti concreti di questa collaborazione con gli USA e sono incoraggianti. Iniziative come questa, organizzata da Fernando Napolitano o come quella del Ministro Passera (info@agendadigitale.it) sono step concreti da cui provare a dare il proprio contributo per ripartire, di sicuro lo faremo come ServiceIN, startup nata per innovare.
Andrea Conte ©Riproduzione riservata


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