Ci vuole fiuto per …vivere meglio: diagnosi precoce con il naso elettronico
20 settembre 2013. Parlando di tecnologie dirompenti in grado di cambiare gli stili di vita, oltre alle analisi genetiche di nuova generazione, dobbiamo considerare anche i Nasi elettronici. Molte alterazioni cellulari, comprese le neoplasie, producono alterazioni cellulari che possono essere rilevate dal analisi olfattiva del respiro o di altri umori corporali. Nasce di qui l’idea di effettuare diagnosi precoci attraverso analisi olfattive non invasive, per mezzo di nasi elettronici. In nasi elettronici, sono dei rilevatori in grado di descrivere un qualunque odorante sulla base delle risposte di sensori (tipicamente a stato solido) elaborati mediante algoritmi di pattern recognition. I risulati concreti non mancano: in due o tre minuti l’apparecchio creato dal dottor Hossam Haick, del Technion – Israel Institute of Technology, può stabilire se si è affetti dal cancro al polmone. La diagnosi avviene analizzando il respiro del soggetto e identificando la presenza di certi composti organici volatili legati al cancro al polmone. Oppure l’Università di Bristol basandosi su un noto assunto sperimentale, cioè che la presenza di tumore alla vescica o alla prostata facesse cambiare in qualche modo l’odore all’urina, hanno sperimentato con successo un naso elettronico per diagnosi precoce su 98 campioni di urina, con un tasso di errore molto basso. Già tempo fa alcuni scienziati NASA erano riusciti con un accessorio hardware a trasformare l’iPhone in un “naso elettronico” che riesce a sniffare e rilevare piccole quantità di ammoniaca, gas di cloro e metano. L’accessorio hardware conteneva un chip con 16 nanosensori che consentono di rilevare le particelle di diverse sostanze vaporose e poi inviano le informazioni all’iPhone. Il gadget è stato creato da Jing Li, un fisico della NASA Ames Security Center in California.
Che lo si voglia vedere come un sistema per migliorare le attese di vita.. o per ridurre la spesa sanitaria sarebbe importante approfondirne l’utilizzo su scala industriale a livello sanitario. Come sempre pronto ad approfondirlo per innovare ! Andrea Conte