5000 Google CAR senza conducente a New York… Quando a Roma o Milano?
Poche settimane fai il sindaco di NewYork, Blooomberg, ha firmato un contratto con Google per introdurre 5000 auto senza conducente Google Car dal 2014. Le auto Google dopo milioni di km percorsi senza incidenti, sono state già omologate nel Nevada e sono oggi una delle più’ concrete soluzioni per i problemi di trasporto pubblico urbano delle grandi Metropoli. Le auto, consentiranno di abbattere di molto i costi del car sharing, perchè i percorsi sono ottimizzati in base alla posizione ed alle destinazioni dei vari clienti che condivideranno l’auto. In sostanza i clienti verrebbero e quindi avere un’auto “on demand” a costi molto ridotti, con forti abbattimenti dei costi di gestione delle flotte di mezzi pubblici da parte degli entri pubblici. La rivoluzione impatterà inoltre anche sulle emissioni, essendo i veicoli Google a bi-fuel (elettrici+termici) a bassa emissione e sulla sicurezza, avendo queste auto un coefficiente di rischio molto inferiore alle auto tradizionali. Insomma una risposta d’avanguardia al tema traffico e trasporto pubblico in cui città come Roma o Milano, che hanno già perso il treno ..la metropolitana, ormai decenni fa e sono sempre in forte ritardo sui piani di sviluppo dei mezzi pubblici non dovrebbero pensarci molto su …
Gli studi condotti evidenziano che, grazie all’uso delle APP Android geo-referenziate, si possono servire i clienti con una riduzione dei tempi del 50%, grazie alla conoscenza in anticipo della loro posizione ed destinazione , oltre ad un costo per cliente trasportato inferiore dell’80% rispetto alle modalità tradizionali. Ovviamente anche il turismo avrebbe il suo impulso, perchè non ci sarebbero né incomprensioni linguistiche né “malintesi” sui prezzi ….e per le nostre città d’arte sarebbe un bel salto in avanti quanto a qualità e costo dei servizi. Tra gli altri “accessori2, oltre a sistemi di pagamento automatici, distributori di cibo automatici, le auto saranno dotate di un sistema di auto-igienizzazione. Perché aspettare?
Andrea Conte