12 tecnologie dirompenti in grado cambiare gli stili di vita al 2025

Condividi sui social

13 giugno 2013.  Gli analisti di Citigroup e di McKinsey hanno stilato la TOP list delle tecnologie che cambieranno gli stili di vita entro il 2025. Di seguito le tabelle con i trend di crescita delle tecnologie più rilevanti ed il loro impatto stimato sull’economia.
Di alcune di queste tecnologie ho già casualmente parlato in passato nel blog (stampanti 3D, big DATA  e sicurezza, google car, energia solare/turanor, etc ), di altre onestamente non so cogliere a fondo l’impatto (cure personalizzate/genetica, esplorazione combustibili fossili),  di sicuro mi preme sottolineare i forti impatti sugli stili di vita delle persone, sia come consumatori che come lavoratori. Infatti l’organizzazione sociale potrebbe cambiere molto nei prossimi anni, con la connessioni mobiliti broadband e la distribuzione di beni e prodotti sarà sempre piu virtualizzata (vedi stampanti 3d che effettuano una sorta di teletrasporto), saranno meno necessari investimenti infrastrutturali per strade e ponti e con  minore concentrazione della popolazione nelle grandi aree urbane (quindi possibilità di redistribuzione della popolazione sul territorio e conseguente variazione di tutte le quotazioni immobiliari).  Delle due C fondamentali per le famiglie italiane (Casa e Cultura ) , il peso della seconda prenderà largamente il sopravvento sulla prima. In particolare per la formazione si accentuerà la domanda per i livelli di education elevata, a scapito della formazione intermedia (vedi tabella di seguito)
mckinsey 3
Anche la filiera produttiva di beni e servizi si rivoluzionerà, rendendo meno appealing l’impiego di soluzioni  off shore per le attività produttive (sempre piu telelavoratori con alta qualità di vita e meno concentrazioni produttive). Proprio di recente molte aziende USA hanno annunciato il rientro di fabbriche nel territorio americano, nella quale saranno impiegati meno del 30% degli addetti che avevano quando esse furono trasferite nel Far East negli anno ’80. Quindi con l’aumento della produttività (meno spostamenti e piu strumenti IT) sarà possibile lavorare meno e da remoto,  destinando più tempo allo svago ed ai consumi, con redistribuzione del budget del tempo nella vita lavorativa, che si prolungherà in assoluto come durata  ma sarà molto meno intensa nel giorno per giorno (diciamo 3-4 ore  di lavoro al giorno). Con più distribuzione della ricchezza e più tempo per i consumi di certo l’economia crescerebbe. Questo è quanto di meglio si puo’ avere per la crescita economica, dopo la crescita demografica.
In sostanza: se l’Italia volesse cogliere davvero il treno dell’innovazione dovrebbe investire in RETI MOBILI ad alta velocità, CLOUD COMPUTING, FORMAZIONE di alto livello e soprattutto ridisegnare  i processi fondanti dell’organizzazione sociale (ad esempio: lavoro=meno ore lavorative e piu’ occupazione,  trasporti=google car, sicurezza=prevenzione crimine, sanità=cure genetiche, energia=rinnovabili, detenzione=braccialetto elettronico, etc)  unendo tali tratti innovativi con gli elementi distintivi del proprio patrimonio: DESIGN, ENO-GASTRONOMIA e  TURISMO  ….spendendo meno in infrastrutture, opere civili e servizi costosi e inutili per la collettività.  Come diceva Einstein “Pazzo è colui che pensa di ottenere risultati diversi facendo le stesse cose ! ”     Andrea Conte
mckinsey

Condividi sui social